ROSAI – Il periodo invernale
Nelle zone del Nord Italia dove gli inverni sono particolarmente freddi, è bene non effettuare nessuna potatura. Limitatevi eventualmente ad eliminare rami secchi o spezzati. Accorciare quelli troppo lunghi, che potrebbero rompersi per il vento o la neve, va bene. Procedete ad un abbondante concimazione, sistemando circa due badilate di materiale attorno ad ogni pianta; questo materiale servirà anche come pacciamatura, riparando dal freddo le radici. Potete anche usare del compost non completamente decomposto. Il processo di decomposizione continuerà per opera dei lombrichi e degli agenti atmosferici. In primavera potrete interrare con una leggera sarchiatura il materiale rimasto. Questo materiale, unito a foglie secche, corteccia sminuzzata, ecc. serve per formare una buona pacciamatura ai piedi dei rosai più delicati o di quelli di recente impianto. Controllate che i lunghi tralci dei rampicanti siano ben fissati ai sostegni.
Consigli Utili
Soprattutto nelle zone molto esposte a venti freddi o in previsione di forti nevicate occorre riparare i rosai ad alberello, fasciando il tronco con una stuoia fino al punto di innesto e avvolgendo anche i rami con un foglio di plastica trasparente. Praticate dei fori nella plastica per permettere un piccolo passaggio di aria. Non dimenticate di scuotere la neve dalle strutture portanti e dai rami delle rose rampicanti, all’interno dei rosai a “vaso” (il peso della neve potrebbe spingere verso l’esterno i rami, spaccandoli alla base). Con l’arrivo di Dicembre e con l’intensificarsi del freddo è bene non effettuare nuove messe a dimora di rosai, ma è possibile conservarli in “tagliola”, cioè in una piccola trincea scavata lungo un muro con esposizione nord. Stendete le piante quasi orizzontalmente e ricoprite con sabbia e terra l’intero apparato radicale e la maggior parte dei rami. Per info: tecnico@solesereno.it
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